Estrogeni e progesterone mediano attività diverse, a volte opposte. Infatti, nell’utero gli estrogeni promuovono la crescita e la proliferazione cellulare, mentre il progesterone induce il differenziamento. Pertanto, l’equilibrio tra estrogeni e progesterone è fondamentale per evitare stimolazioni ormonali potenzialmente pericolose e/o alterazioni che portano ad una situazione di iperestrogenismo e quindi causare o peggiorare condizioni ginecologiche estrogeno-sensibili.

Oggi, recenti evidenze in letteratura evidenziano il possibile ruolo del D-Chiro-inositolo come modulatore dell’aromatasi e per tale ragione potrebbe essere utile nelle situazioni caratterizzate da un eccesso estrogenico o un calo androgenico.

Iperestrogenismo, definizione e tipologie

Sia elevati livelli di estrogeni associati a livelli normali di progesterone, che bassi livelli di progesterone accoppiati a livelli normali di estrogeni possono confluire in una forma di iperestrogenismo. Inoltre, gli ormoni steroidei esercitano i loro effetti finali nelle cellule bersaglio che esprimono i relativi recettori e l’espressione alterata dei recettori degli estrogeni (ER) e/o del progesterone (PR), spiegando così l’effetto dell’iperestrogenismo relativo in condizioni patologiche.

L’iperestrogenismo può derivare anche da una diminuzione del progesterone o da un aumento degli estrogeni

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