Nel 2012 venne pubblicizzata, dai ricercatori del CERN, la scoperta del Bosone di Higgs: “la particella più ricercata del mondo”. Questo unico subatomico fornisce massa a tutte le particelle elementari ed è grazie ad esso che la materia esiste. La particella è l’unità di base del campo di Higgs, un’entità che tutte le particelle attraversano. Così come il bosone di Higgs potrebbe essere la chiave per spiegare i misteri dell’Universo, la Melatonina potrebbe essere il fattore chiave nella regolazione di numerosi processi nella riproduzione umana.
La Melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale ed è stato isolato, per la prima volta, da Lerner e colleghi, nel 1958, aprendo la strada a un nuovo campo di ricerca nella fisiologia della riproduzione. Oggi, la melatonina viene considerata un ormone con segnale fotoperiodico universale e una molecola con svariate funzioni fisiologiche (1).
I recettori della Melatonina sono stati identificati in diversi organi tra cui: prostata, miometrio, ovaie, endometrio e placenta. (2)
Melatonina e radicali liberi nel follicolo
I radicali liberi funzionano nel microambiente degli ovociti, dello sperma e nel fluido follicolare e i cambiamenti in questi microambienti hanno una diretta conseguenza sullo sviluppo follicolare, sull’ovulazione, sulla qualità ovocitaria, sulle interazioni sperma-ovocita, sull’impianto e sullo sviluppo iniziale dell’embrione. I radicali liberi esercitano la loro azione mediante una varietà di citochine pro-infiammatorie; queste ultime sono considerate fattori comuni sottostanti a endometriosi, cancro ovarico, ovaio policistico e varie altre patologie che interessano l’apparto riproduttivo femminile (2)
La Melatonina è riconosciuta come un potente scavenger nei confronti dei radicali liberi e un antiossidante ad ampio spettro, in grado di agire in maniera positiva sui processi che avvengono all’interno del follicolo…
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